Taiwan percepita e Taiwan reale

È alienante vivere ogni anno per due mesi senza problemi a Taiwan e sentirsi dire in modo scherzoso da persone che vivono in Europa cose come “ah, non sono ancora sbarcati i cinesi?”.

Dopo aver fatto la battuta, di solito diventano seri e chiedono cose come “com'è la situazione? Come la vive la gente?”. La realtà è che i taiwanesi non pensano all'invasione cinese. Questa nazione insulare non vive nella paura, guardando l'orizzonte per vedere se gli invasori stanno arrivando. Questo non vuol dire che i taiwanesi non pensino al futuro, anche con preoccupazione, ma la realtà della vita quotidiana è che la Cina non è presente, non c’è, non affolla la mente delle persone. Anche quando il regime bullo manda i suoi jet sulle acque taiwanesi, la gente alza le spalle e si interessa ad altro, come il costo astronomico delle case.

È alienante vedere come la prospettiva di chi non vive a Taiwan sia così diversa da quella di chi ci vive. Oltre che alienante, è anche abbastanza allarmante. Come residente temporaneo, mi chiedo come mi comporterei se fossi un residente permanente. Avrei paura di un'invasione cinese? Avrei paura che il mio mondo, le mie libertà, il mio modo di vivere possano scomparire dall’oggi al domani? Non lo so. La mia esperienza si basa sul vivere in Europa occidentale, non posso mettermi al 100% nella testa di chi è nato e cresciuto qui. Taiwan è stato definito il luogo più pericoloso della Terra dall’Economist, il che è francamente ridicolo perché vivendo qui non ci si sente affatto in pericolo. Al contrario invece, Taiwan è la preda che il vicino bullo al di là dello stretto di mare vorrebbe e per questa preda potrebbe scatenare una guerra mondiale. Quindi, Taiwan subisce il pericolo del vicino bullo, non è il fautore del pericolo. Le parole sono importanti, la realtà è che Taiwan è la vittima del vicino bullo. Se la persona A vuole solo vivere in pace mentre la persona B minaccia continuamente di renderla schiava con la violenza se A non si sottomette volontariamente, chi è la persona pericolosa? Stiamo attenti a non fare victim blaming. La Cina è il pericolo, non Taiwan.

La realtà sul campo, secondo gli analisti che conoscono la faccenda, è che nel breve-medio termine la Cina starà buona. C’è da considerare invece il lungo termine. Per la stragrande maggioranza dei taiwanesi la questione è molto semplice: Taiwan è una nazione libera, la Cina è un'altra nazione, che è una dittatura. Purtroppo, il Partito Comunista Cinese non è un agente completamente razionale. Soprattutto ora che al comando c'è un uomo solo che resterà in carica per molto tempo. I taiwanesi hanno ragione a vivere la loro vita senza paranoie quotidiane, gli europei/americani/ecc. hanno torto a pensare che l'invasione cinese sia questione di giorni, ma tutti noi dobbiamo comunque fare i conti con il lungo termine di un regime totalitario che pretende che la volontà di 23 milioni di persone non valga nulla. La storia ci ha insegnato che i bulli capiscono un solo linguaggio, quello della violenza. Se le democrazie liberali dicessero chiaramente e senza mezzi termini che un'invasione cinese di Taiwan non sarebbe tollerata, forse il bullo starebbe un po' più tranquillo.

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